Il brevetto internazionale, detto PCT, consente di prenotare la nostra invenzione in moltissimi stati del mondo. Con una procedura inizialmente unitaria l’Ufficio internazionale procede ad effettuare una ricerca di novità e successivamente, se richiesto, un esame preliminare internazionale a seguito del quale fornisce al richiedente una valutazione in merito alla possibilità che la domanda di brevetto ha di essere accolta. Una volta completata questa fase, in genere dopo 20 o 30 mesi dalla data di priorità, si dovrà entrare nelle fasi nazionali o regionali chiedendo a ognuna di queste di esaminare la pratica ed eventualmente concederla.
Da questo momento in poi il trovato si scinderà in tanti brevetti nazionali che seguiranno ciascuno una propria sorte e un proprio iter. L’ente presso il quale si presentano le domande è il WIPO (World Intellectual Property Organization) e ha sede a Ginevra. La stessa può essere presentata entro 12 mesi dal deposito in Italia di una DOMANDA DI BREVETTO NAZIONALE oppure immediatamente, dovendo in quest’ultimo caso tenere alcune precauzioni per evitare di incorrere in sanzioni penali.
Il costo della procedura varia in base al numero degli stati che vengono indicati e alle possibili opposizioni che possono rendersi necessarie. L’iter previsto dal PCT (Patent Cooperation Treaty) è piuttosto complesso e tutte le relazioni con l’Ufficio brevetti internazionale devono essere intrattenute in inglese, in francese o in tedesco. Per ottenere questa tutela è quindi sconsigliabile procedere da soli ma è bene rivolgersi a un esperto. Per chi fosse interessato a estendere il brevetto solo ad alcuni stati europei risulta più conveniente richiedere una domanda di BREVETTO EUROPEO che ha un costo complessivamente più contenuto.